In uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Nature, la collaborazione NNPDF (Neural Networks Parton Distribution Functions), guidata dal Prof. Stefano Forte dell'Università degli Studi e dell'INFN di Milano, ha ottenuto un risultato di grande rilievo, mostrando evidenza entro 3 deviazioni standard che il quark charm è una della componenti intrinseche del protone a riposo. Lo studio è basato sull'utilizzo del machine learning, utlizzando dati di 40 diversi esperimenti.
La notizia sul sito nazionale dell'INFN e sul sito del Dipartimento di Fisica. Qui un'intervista con Stefano Forte.